inverter fotovoltaico
16 Ottobre 2021 Articoli

Inverter fotovoltaico: cos’è e quale tipologia scegliere

L’inverter fotovoltaico è una componente fondamentale per l’intero impianto dei pannelli solari. Senza l’inverter, infatti, l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari non potrebbe essere utilizzata. Ma come funziona nello specifico un inverter fotovoltaico? A seguire illustriamo più nel dettaglio la sua funzione e le tipologie esistenti, in modo da poter scegliere con più consapevolezza l’inverter fotovoltaico migliore per il proprio impianto.

Inverter per pannelli solari: cos’è

I pannelli solari producono energia elettrica sotto forma di corrente continua. La rete domestica, invece, trasporta corrente elettrica alternata. La funzione principale di un inverter fotovoltaico è quella di convertire la corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata per consentire l’autoconsumo nell’abitazione. In base alla tecnologia e al tipo di applicazione, l’inverter fotovoltaico può eseguire diversi compiti:

  • regolare la frequenza e la tensione dell’energia elettrica;
  • proteggere l’impianto da cortocircuiti o sovratensioni di rete;
  • monitorare il funzionamento e il rendimento dell’impianto;
  • notificare eventuali guasti.

Come scegliere l’inverter fotovoltaico migliore

La scelta di un inverter fotovoltaico deve basarsi principalmente sulla sua potenza, che deve essere proporzionata alla dimensione dell’impianto. In genere, un impianto fotovoltaico destinato all’utilizzo domestico ha una potenza tra i 3 e i 5 kW; per un impianto commerciale, invece, la potenza arriva fino ai 20 kW; infine, per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni la potenza può raggiungere i 200 kW.

La potenza dell’impianto determina anche la scelta del modello di inverter fotovoltaico, che può essere monofase o trifase. Fino a una potenza nominale di 6 kW, la connessione avviene in bassa tensione monofase; fino a 100 kW, invece, avviene in bassa tensione trifase. Nel caso in cui l’impianto superi una potenza di 100 kW, l’allacciamento avviene in media tensione attraverso l’utilizzo di un trasformatore. La corrente elettrica monofase, quindi, è adibita ad uso domestico, al contrario di quella trifase che viene utilizzata nei grandi impianti elettrici.

Anche la tipologia di connessione tra inverter fotovoltaico e pannelli solari è importante. I pannelli solari di un impianto vengono disposti in stringhe: il numero di pannelli per stringa viene stabilito in base alle caratteristiche dell’inverter fotovoltaico, quindi al livello di protezione offerto dal suo involucro e dalle sue proprietà in relazione alla tensione di ingresso.

Valutate le caratteristiche principali, per scegliere l’inverter fotovoltaico migliore è opportuno considerare la tipologia più adatta all’impianto che dovrà essere installato. A seguire condividiamo maggiori informazioni sulla tipologia di inverter per pannelli solari.

Inverter ad onda pura: perché utilizzarlo

Per trasformare la corrente continua (CC) dei pannelli solari in corrente alternata (CA), l’inverter fotovoltaico deve convertire la tensione costante della CC in una curva sinusoidale che vada al di sopra e al di sotto del valore 0 volt. In questo caso si parla di inverter ad onda pura, una tipologia molto più versatile rispetto alle altre in quanto permette di collegare tutti i dispositivi domestici senza alcun problema, come frigoriferi, compressori, forni a microonde, tostapane, caricabatterie, eccetera.

Un inverter ad onda sinusoidale pura è sicuramente più costoso rispetto a un inverter ad onda sinusoidale modificata, poiché con quest’ultimo alcuni componenti elettronici non funzionano correttamente o possono essere addirittura danneggiati. Di solito, quindi, la miglior soluzione è optare per un inverter ad onda pura che alimenti in modo efficiente i dispositivi che sfruttano la corrente alternata e quelli che possono subire delle interferenze, come le radio.

Inverter con accumulo: perché sceglierlo

In genere, un impianto fotovoltaico è composto da accumulatori di energia o batterie che immagazzinano l’energia prodotta dai pannelli solari che non viene sfruttata all’istante. Questa soluzione consente di accumulare l’energia in eccesso e di utilizzarla di sera o di notte, senza ricorrere a quella della rete. Una delle modalità di immagazzinamento di energia prevede l’installazione di un inverter con accumulo, cioè con batteria integrata. All’interno di una sola scatola sono posti l’inverter fotovoltaico e una batteria a litio integrata, per rendere il sistema più compatto e meno ingombrante.

L’inverter con accumulo è la soluzione ideale per l’utilizzo domestico in quanto, producendo una considerevole quantità di energia pulita, deve alimentare carichi elettrici perlopiù durante la sera e la notte, quando i pannelli solari non producono elettricità. Inoltre, a differenza dei sistemi tradizionali, l’inverter con accumulo ha anche il compito di gestire al meglio i flussi di elettricità in entrata e in uscita dai pannelli fotovoltaici. Queste caratteristiche aiutano a massimizzare l’autoconsumo e di conseguenza favoriscono l’indipendenza elettrica dell’abitazione o dell’edificio.

Off grid inverter: quando utilizzarlo

L’off grid inverter è progettato per funzionare in autonomia e non può collegarsi con la rete elettrica nazionale. In un impianto progettato in questo modo, l’inverter per un impianto off grid deve necessariamente essere supportato da batterie di accumulo. Questa soluzione è adatta per le abitazioni impossibilitate ad allacciarsi alla rete elettrica, situate lontane dai centri abitati (baite in montagna, case al mare, eccetera). Ma esiste un’eccezione: un off grid inverter può essere installato anche in un’abitazione servita dalla rete elettrica nazionale e utilizzare l’energia prodotta dal gestore in casi di emergenza, solo quando le batterie sono scariche.

Inverter ibrido: perché conviene

Un inverter ibrido può essere installato sia su un impianto fotovoltaico senza batteria sia su un impianto con accumulo. Il vantaggio principale dell’inverter ibrido è che funziona anche senza batteria e offre la possibilità di aggiungerla in un secondo momento con una semplice integrazione. Grazie a specifiche funzioni tecniche, è in grado di coordinare i flussi di energia elettrica provenienti dai pannelli solari, dall’eventuale batteria o dalla rete. Con il supporto di software e app di monitoraggio remoto, consente un elevato livello di flessibilità e di personalizzazione in base alle esigenze energetiche dell’edificio domestico o commerciale.

Le soluzioni Energain

Se si hanno dubbi sulla scelta dell’inverter fotovoltaico migliore conviene affidarsi a una ditta competente, che abbia a disposizione le tecnologie più innovative per offrire un servizio di qualità. In quest’ambito, il punto di riferimento nazionale è Energain Srl, specializzata nella progettazione di impianti solari per lo sfruttamento di energia pulita.

Dal singolo inverter per pannelli solari all’intero impianto fotovoltaico, Energain Srl garantisce tecnologie all’avanguardia per l’approvvigionamento elettrico domestico e aziendale, con la massima resa energetica e l’ammortizzazione dei costi di installazione in breve tempo. Approfondite analisi tecniche, economiche e finanziarie permettono di verificare se i lavori di installazione rientrano tra gli interventi migliorativi che prevedono incentivi per il fotovoltaico. Le soluzioni sono progettate su misura per ambienti residenziali e industriali, e consentono inoltre di abbattere i costi in bolletta sfruttando energia pulita e rinnovabile.


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